L’immagine del Patio de los Leones è una tra le più famose e rappresentative di tutta l’Alhambra, e difficilmente dimenticherai il primo momento in cui vedrai questo cortile fuori dal tempo. Tuttavia non tutti sanno che il Patio de los Leones fa parte dell’omonimo Palacio de los Leones, suddiviso in 4 sale, una più bella dell’altra: due di queste erano spazi di rappresentanza, mentre le restanti erano adibite a residenza privata dei sultani (quella estiva era nascosta tra i giardini del Generalife). Incontrerai questo palazzo all’interno dei Palacios Nazaries, dopo aver ammirato il Mexuar e le sale del Palacio de Comares.
Ecco le sale nel dettaglio:
Indice
Mappa del palazzo
Sala de los Mocàrabes
Il primo spazio di rappresentanza che incontriamo è questa stanza, che possiamo definire come una sorta di reception per il palazzo. Vi si accede da tre grandi archi decorati, che non solo portano all’interno decorazione ed illuminazione, ma forniscono anche da dentro una bella prospettiva del patio.
Dall’arabo Muqarbas, il nome della stanza è dovuto alle decorazioni del soffitto, purtroppo ora andate perdute. Queste decorazioni, come piccole stalattiti poste solitamente nelle arcate o nelle cupole, sono però ancora visibili in altre stanze del palazzo.
Patio de los Leones
Se ti eri impressionato a vedere i patii precedenti, rimarrai letteralmente a bocca aperta entrando nel Patio dei Leoni, dove sarai indeciso se soffermare lo sguardo sulle 124 colonne di marmo finemente decorate, sul complesso sistema di canali d’acqua o sulla fontana sorretta dai 12 leoni al centro del cortile. Una cosa è certa: immediatamente ti apparirà chiaro perché nei secoli si è sentita l’esigenza di difendere questo luogo magico con gli invalicabili bastioni dell’Alcazaba.
Come il palazzo precedente, anche in quello dei leoni tutto ruota intorno al patio. Dal portico si accede alle stanze laterali, poste su due piani. Si può dire che la fontana dei leoni e il patio che la racchiude sono, in scala ridotta, rappresentativa di tutta la concezione tecnica che permise la creazione dell’Alhambra: eredità di tradizioni ed esperienze dilatata nei secoli con feconda creatività. Sui leoni ed il loro significato, si sono sviluppate nei secoli numerose leggende. La teoria più probabile, è che rappresentino le 12 tribù di Israele.
Sala de los Abencerraje
Divisa in due locali, il soggiorno e la camera da letto, questa stanza prende il nome dalla famiglia araba Ben-Serragh ed è uno de luoghi in cui possiamo godere davvero della spettacolarità dei mocàrabes. Se già sono belle la fontana dodecagonale e gli archi laterali, alzare gli occhi alla cupola te li farà strabuzzare. A forma di stella a otto punte decorata con queste piccole stalattiti, è appoggiata su otto sporgenze, anch’esse decorate allo stesso modo, tanto da sembrare sospese in aria, con l’impressione che la cupola si sostenga da sola senza avere punti d’appoggio.
Sala de los Reyes
La sala dei re è uno spazio di riposo, strutturato attorno ad un grande vestibolo lungo più di 30 metri. Lo spazio è diviso in tre alcove coperte da cupole e separate l’un l’altra da archi decorati ancora con la tecnica dei mocàrabes.
Le tre false volte ospitano pitture su cuoio di uno stile molto differente da quello dei locali circostanti. Una pittura che riporta al gotico nell’uso delle linee e dell’oro, ma anche allo stile trecentesco, tanto nei lineamenti dei personaggi quanto negli abiti fiorentini. Questo misto si deve ad artisti cristiani conoscitori del mondo musulmano, capaci di unire l’estetica italiana con quella islamica.
Nelle volte laterali, è probabilmente rappresentata una storia romanzesca medievale, in cui alcuni cavalieri cristiani e musulmani si impegnano in diverse prove per ottenere i favori di una dama. La volta centrale è quella da cui prende il proprio nome la sala: sono qui rappresentati dieci personaggi enigmatici, a lungo considerati sultani. Ora però sembra più probabile che la scena rappresentata sia una riunione di notabili.
Sala de las dos Hermanas
La sala delle due Sorelle è il locale principale della seconda residenza del palazzo dei Leoni. La struttura è molto simile a quella della Sala de Abencerraje, sormontata da una grande cupola ancora una volta meritevole di molti minuti di ammirazione. Appena entrati dall’unica porta (merita soffermarsi sugli intarsi di quest’ingresso), a destra e sinistra si sviluppano corridoi che portano alle stanze del piano superiore e al bagno. Le due sorelle non sono donne, ma pezzi di marmo: le due lastre che vedrai accanto alla fontana centrale, uguali per dimensione, colore e peso.
Non appena uscito dal palazzo, potresti pensare che sia la fine di un sogno. Beh, ci sarà El Partal a farti cambiare idea!
Dove dormire?
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Hotel sulla collina dell’Alhambra
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