Cosa vedere a Huelva, città sorprendente ricca di storia e splendidi paesaggi

Quasi al confine tra Spagna e Portogallo, vicino a una zona naturalistica selvaggia e incontaminata, si trova Huelva, la provincia più occidentale di tutta la regione andalusa. Non è una meta turistica come le altre grandi città dell’Andalusia e non ci sono ancora molti visitatori, ma anche questa provincia è ricca di luoghi storici e artistici da visitare, splendide spiagge e vaste oasi naturalistiche.

Inoltre quest’area è rinomata per le sue specialità gastronomiche che la rendono famosa fra i buongustai di tutta la Spagna: i vini D.O.C. del Contado de Huelva, i gamberi bianchi e l’jamón iberico de Huelva D.O.P sono solo alcuni esempi di questa capitale del gusto.

Un po’ di storia…

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L’area ha una storia millenaria: era infatti una colonia fenicia prima, Onuba, e poi una colonia romana. Grazie alla sua collocazione tra i fiumi Rio Odiel e Rio Tinto, la città di Huelva diventò ben presto un importante porto commerciale. Dal porto di Palos de la Frontera, una decina di chilometri da Huelva, partì il 3 agosto 1492 Cristoforo Colombo con la Niña, la Pinta e la Santa Maria. Con la scoperta delle Americhe, Huelva diventò il principale porto per il commercio di argento e oro.

Tuttavia il prestigio non durò molto: a partire dal Cinquecento, infatti, Siviglia divenne un importante centro politico e commerciale facendo perdere importanza e ricchezza a Huelva. Nel 1755 il terribile terremoto di Lisbona rase al suolo Huelva, che oggi, pur mantenendo una fantastica atmosfera tipicamente andalusa nel centro città, è perlopiù un centro industriale con edifici nuovi e moderni.

Dove si trova Huelva?
La distanza tra Siviglia e Huelva è di circa 95 km (1.30 ore di macchina). La distanza tra Cadice e Huelva è di circa 210 km (2.30 ore di macchina): le due città in realtà sono abbastanza vicine in linea d’aria, ma c’è il selvaggio parco nazionale di Doñana da aggirare.

Huelva: cosa vedere? Le attrazioni in città

Ecco una mappatura dei principali luoghi di interesse di Huelva. Non preoccuparti: se hai a disposizione una mezza giornata potrai comunque visitarli tutti.

Plaza de las Monjas

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Plaza de las Monjas è la piazza principale di Huelva. Colorata e ricca di vita, questa piazza ha forma rettangolare e si affaccia sulle vie principali della città, che meritano una passeggiata rilassata. Oggi al centro della piazza c’è una statua in bronzo di Cristoforo Colombo: installata nel 2011, la statua rappresenta il navigatore italiano mentre guarda e indica l’oceano davanti a sé. Intorno alla piazza si levano vari edifici importanti: il Convento de las Madres Agustinas (da cui il nome della piazza, che significa “piazza delle monache”), l’Ayuntamiento e l’Edificio París Hotel.

Catedral de Nuestra Señora de la Merced

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La Cattedrale di Huelva, situata in Plaza de la Merced vicino all’università cittadina e un po’ fuori dal centro, non è di certo tra le più belle della regione. La facciata è in stile rinascimentale con alcune statue di León Ortega. La costruzione risale agli inizi del Seicento e nel 1953 fu proclamata cattedrale. Particolarmente interessante l’immagine della Madonna di Martínez Montañes.

L’ingresso è gratuito. Gli orari per il turismo sono i seguenti:

  • Estate:
    • Dal lunedì al sabato: 11-13 e 19-20
    • Domenica: 10-13 e 19-20
  • Inverno:
    • Dal lunedì al sabato: 11-13 e 18-19
    • Domenica: 10-13 e 18-20

Museo provincial de Huelva

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Inaugurato nel 1973, il museo non è molto grande ma custodisce importanti reperti archeologici sulla storia della città dalle sue origini (che risalgono a più di 3000 anni fa) fino all’epoca moderna. La ruota idraulica di un mulino di epoca romana stupisce per le sue dimensioni e funzionalità. Il museo si trova in Avenida Alameda Sundheim 13 ed è un museo gratuito per i cittadini dell’Unione Europea. Gli orari di apertura sono i seguenti:

  • Lunedì: chiuso
  • Dal martedì al sabato: dalle 9 alle 21
  • Domenica, festivi e lunedì prefestivi: dalle9 alle 15
  • Giorni festivi in cui il museo è aperto: 28 febbraio, 28 e 29 marzo, 15 agosto, 12 ottobre, 1 novembre, 6 e 8 dicembre.
  • Giorni in cui il museo resta chiuso: 1 e 6 gennaio, 1 maggio, 24, 25 e 31 dicembre.

Iglesia de San Pedro

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Plaza San Pedro ospita la chiesa più antica della città. Fu costruita nel Trecento sopra una moschea ed è in tipico stile mudéjar sevillano. Al suo interno si trovano opere dello scultore León Ortega. L’altare maggiore è di Antonio de Carvajal e José Fernández del Hierro.

La chiesa è aperta dal lunedì alla domenica, dalle 10 alle 12 e dalle 18 alle 19:30.

Barrio Reína Victoria

barrio reina victoria

Merita una visita il quartiere operaio della città, conosciuto anche con il termine spagnolo Barrio Obrero. L’intero quartiere fu costruito a inizio Novecento dalla Rio Tinto Mining Company per ospitare i minatori e gli operai che lavoravano nelle Minas de Riotinto. Le case sono costruite in stile eclettico, con influenze coloniali e neomudéjar, tanto che per un momento ci si domanda se siamo in Andalusia o in un villaggio inglese: se decidete di fare un giro in macchina vi renderete conto che è un piccolo, inestricabile labirinto! Per raggiungerlo mettete nel navigatore Calle Roque Barcia e, appena la imboccate, seguite le indicazioni per il Barrio Reina Victoria per entrare nel suo stretto reticolato di vie.

Muelle de mineral de la compañía Riotinto

muelle rio tinto huelva

Il molo, detto anche Muelle del Tinto, è una spettacolare riconversione industriale ed è lungo 1165 metri (vedi foto di copertina): se vuoi vederlo e fare una breve passeggiata su uno dei suoi vari livelli, vai sul lungomare Muelle Levante (Avenida Francisco Montenegro), a due passi dallo stadio del Recreativo Huelva, il club calcistico più antico di Spagna e per questo motivo chiamato “El Decano”. La ferrovia collega il porto con l’interno della provincia, permettendo il trasporto di carichi di minerali preziosi dalle miniere alle navi o alla città.

Approfondimento
Le Minas de Riotinto attirano molti visitatori incuriositi dalla fama che questo luogo ha tra gli appassionati di geologia. Il principale motivo d’interesse è però il Rio Tinto stesso: il fiume è così chiamato a causa del particolare colore rosso sangue dell’acqua, ovviamente dovuto agli scavi minerari della zona. Ecco le informazioni sui biglietti e i tour disponibili.
rio tinto huelva

Dove dormire a Huelva?

Il turismo di Huelva è in crescita, ma al momento l’offerta di hotel in città non è molto alto. Si possono trovare alcuni alloggi nel centro cittadino e nel Barrio Reína Victoria, ma c’è maggior disponibilità sul mare, in località Punta Umbria.

Tutti gli hotel e gli alloggi di Huelva

Soluzioni disponibili a Punta Umbria

Un’altra opzione interessante è trovare un alloggio a Palos de la Frontera, un’interessante località attigua a Huelva di cui parlerò nel prossimo paragrafo.

Trova un alloggio a Palos de la Frontera

I dintorni di Huelva: le escursioni più belle

Nel caso di Palos de la Frontera, le escursioni sono davvero molto semplici da inserire in un tour: la distanza da Huelva è di appena 15 km e questo lo rende anche un buon posto strategico per visitare Huelva e le spiagge circostanti. Le altre località citate in questa sezione richiedono invece un po’ più di programmazione.

Monasterío de la Rábida (Palos de la Frontera)

Questa è una delle principali tappe del tour dei Lugares Colombinos, i luoghi di Cristoforo Colombo. L’antico monastero francescano si trova in calle Diseminado de la Rábida, nella cittadina di Palos de la Frontera. Il monastero è famoso perché ospitò Cristoforo Colombo per diversi anni prima della sua partenza proprio da qui, dal porto di Palos de la Frontera. Si dice che l’esploratore fosse molto devoto alla Virgen de los Milagros: la chiesa ospita una cappella con una statua d’alabastro del XIV sec. che la raffigura.

rabida huelva

Come anticipato, nel 1755 fu distrutto dal terremoto che colpì Portogallo e parte della Spagna. Fu ricostruito negli anni successivi e dal 1856 è diventato monumento nazionale.

Il monastero è aperto dal martedì ala domenica dalle 10 alle 18. Rimane chiuso il lunedì e i seguenti giorni: 1, 5 e 6 gennaio, 24, 25 e 31 dicembre. La domenica c’è la messa alle 10 e il monastero apre quindi alle visite alle 10:45 anziché alle 10:00.

Il prezzo è di 3.50 euro e i bambini sotto i 5 anni entrano gratis.

Accanto al monastero si trova il grande Monumento a la Fe Descubridora e la ricostruzione delle tre famose caravelle, ancorate sulle rive del Rio Tinto, nel Muelle de las Carabelas. Il prezzo è basso (3.60 euro per gli adulti con riduzioni per famiglie, anziani, gruppi e studenti) e il museo molto piacevole: vi consiglio di farci un salto per vedere sia le caravelle che le esposizioni presenti nella struttura.

Ecco gli orari di apertura:

  • 16 giugno – 15 settembre
    • da martedì a domenica: 10-20:30
  • 16 settembre-15 giugno
    • da martedì a domenica: 9:30-19:30
muelle de las carabellas
Monumento a la Fe Descubridora
 Il monumento, alto ben 37 metri, è opera dell’artista americana Whitney. La statua non rappresenta Cristoforo Colombo come molti pensano, ma bensì uno dei monaci del Monastero della Rábida. La comunità francescana, infatti, sostenne Colombo negli anni della preparazione della grande impresa.

A Palos de la Frontera vale la pena anche visitare l’Iglesia de San Jorge (Calle Fray Juan Pérez, 19) e, non lontano, la Fontanilla (Calle Cristóbal Colón), una fontana di origine araba dalla quale hanno attinto l’acqua i componenti dell’equipaggio delle Caravelle prima della partenza.

Santuario de Nuestra Señora del Rocío

Il caratteristico villaggio di El Rocío – situato a circa 60 chilometri da Huelva e affacciato proprio davanti alla palude di Doñana – ha solo 2000 abitanti che vivono in pittoresche piccole case bianche raccolte intorno a un bel santuario di colore bianco candido. Quasi tutte le strade del paese sono sterrate: si cammina sulla sabbia e l’impressione è che da un momento all’altro possa apparire Zorro!

El Rocío ospita ogni anno il pellegrinaggio più celebre di tutta la Spagna, chiamato Romería de Rocío. Con l’obiettivo di arrivare al santuario il sabato prima della Pentecoste, migliaia di fedeli appartenenti alle confraternite che venerano la Vergine de Rocío, detta Blanca Paloma (‘Colomba Bianca’), partono da Siviglia, Huelva o Sanlúcar su carri coperti trainati da buoi, cavalli, muli o su trattori e attraversano per giorni dune, sabbia e paludi. Arrivati al paese c’è una grande festa con danze, musica e flamenco.

La processione vera e propria è il lunedì di Pentecoste quando solo i fedeli di Almonte, la cittadina di cui il villaggio di El Rocío fa parte, prendono la statua della Madonna e la fanno uscire dalla chiesa al primo raggio di sole (ne abbiamo parlato qui) . La processione si snoda nelle strade del paese davanti alle case dei confratelli al grido ‘Viva la Blanca Paloma’.

huelva el rocio
Tradizioni immortali... o quasi!
Un altro suggestivo evento correlato alla Romería è la Saca de las Yeguas. Si tratta di una tradizione molto radicata che si svolge da oltre 500 anni, anche se nel 2017 è stata interrotta per un solo anno, suscitando molto scalpore. Durante questo evento vengono portati nella piazza di El Rocío centinaia di cavalli che vivevano allo stato brado nelle paludi del parco di Doñana: molti di loro sono destinati alla fiera del bestiame locale, mentre quelli rimasti invenduti vengono nuovamente liberati.

Parco Nazionale di Doñana

Parco nazionale donana

Nella provincia di Huelva si trova anche la maggiore riserva ecologica d’Europa. Il Parque Nacional de la Doñana ha un’estensione di quasi 120.000 ettari e ogni anno accoglie numerose specie di uccelli migratori sia dall’Europa che dall’Africa: tale ricchezza di flora e fauna ha reso questo parco uno dei luoghi di interesse naturale più importanti di tutta l’Andalusia e tra i più rilevanti dell’intero stato spagnolo, tanto  che nel 1994 l’Unesco ha dichiarato il sito Patrimonio dell’Umanità.

Visite guidate al parco

Segnalo che è possibile prenotare una visita guidata con partenza da Huelva, da Siviglia o da Cadice (il parco è talmente grande da occupare una larga parte della provincia di Huelva ma anche una piccola parte della provincia di Cadice e di Siviglia). Durante la visita si possono ammirare vari ecosistemi: dalle dune di Doñana ai boschi, dalle spiagge alle paludi, in un susseguirsi di paesaggi e “incontri animali” che non potrà non sorprendere.

Le spiagge di Huelva

Come puoi leggere nel nostro articolo dedicato alle spiagge di Cadice, la Costa de la Luz ospita alcune tra le spiagge più belle di tutta l’Andalusia. Il litorale della Costa de la Luz continua anche nella provincia di Huelva: spiagge di sabbia dorata si affacciano sul mare cristallino e si estendono per molti chilometri alternando le pinete alle zone paludose tipiche di questa zona.

Approfondimento
Ti ho incuriosito? Non perderti il mio articolo sulle spiagge di Huelva!

Punta Umbria, El Rompido sul Rio Piedras, Isla Cristina, La Antilla, Ayamonte, Mazagón e Matalascañas sono alcune delle località balneari più famose della zona. Ti suggerisco in particolare l’area di oltre 30 chilometri fra Ayamonte e Matalascañas, dove potrai passeggiare, prendere il sole, fare il bagno, praticare sport acquatici o sorseggiare qualcosa nei chiringuitos, i bar e ristoranti vicini alla spiaggia.

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Autore: Flora Lufrano

Traduttrice, scrittrice e insegnante con la passione dei viaggi. Amo incontrare persone e culture diverse e ammirare le tante bellezze che il mondo ci riserva.

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