L’Alcazar de los Reyes Cristianos: consigli per la visita del Palazzo Reale di Cordoba

L’Andalusia incanta i suoi viaggiatori con monumentali palazzi ricchi di storia e arte, e con giardini e cortili lussureggianti dove fontane e giochi d’acqua regalano pace e armonia: basti pensare all’Alhambra a Granada o al Real Alcázar a Siviglia.

Ti sei organizzato?
Se hai intenzione di visitare anche questi due palazzi, non perderti i nostri approfondimenti ai link indicati. Per quanto riguarda l’Alhambra, occorre organizzarsi con grande attenzione per non rischiare di perdersi le attrazioni migliori: ecco il nostro articolo su come visitare Alhambra.

Anche se meno noto e di dimensioni molto più piccole, l’Alcázar de los Reyes Cristianos a Cordoba ti sorprenderà per le sue grandiose mura merlate, per i giardini abilmente curati e ricchi di emblematiche statue, per le grandi fontane e per la presenza di antichi pavimenti in mosaico custoditi all’interno del palazzo.

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La magnifica costruzione dell’Alcázar di Cordoba fu anche la sede dell’Inquisizione per trecento anni, un presidio militare per le truppe di Napoleone Bonaparte e un carcere civile. Dal 1950 l’Alcázar de los Reyes Cristianos è diventato un monumento nazionale e ad oggi è assolutamente una delle più importanti attrazioni di Cordoba.

La storia dell’Alcázar di Cordoba

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Di origini romane, l’edificio divenne un palazzo reale arabo grazie alla dinastia degli Omayyadi che fondarono il Califfato indipendente di Cordoba. Il palazzo, dalle sembianze di una fortezza, fu ingrandito con giardini, la più grande biblioteca di Occidente e un’area dedicata ai bagni arabi. Per irrigare i grandi giardini, i califfi fecero costruire un sistema di mulini e acquedotti per portare l’acqua del Guadalquivir fino al palazzo: il più famoso si chiama Molino de la Albolafia e si può vedere nei pressi del Ponte romano, sul lungofiume (lato nord).

Dopo la conquista cristiana, nel 1328 Alfonso XI diede l’ordine di iniziare a costruire un palazzo per i re cristiani sull’antica fortezza araba. Nel suo progetto doveva essere evidente la vittoria dei cristiani sugli arabi, ma lo stile mudéjar venne mantenuto e ancora oggi mentre visiterai il palazzo ti renderai conto che il richiamo agli antichi edifici moreschi è forte.

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Con un po' di immaginazione....
Passeggiando all’interno delle sale o nel bel cortile sembra quasi di vedere Isabella e Ferdinando di Castiglia mentre discutono sul finanziare o meno un viaggio alla scoperta di un nuovo mondo dopo l’incontro con Cristoforo Colombo nel 1486, mentre pianificano la guerra contro il Regno di Granada o mentre gioiscono per la nascita della piccola Maria, che diverrà poi Regina del Portogallo. Isabella e Ferdinando di Castiglia scelsero di vivere in questo palazzo reale per diversi anni.

L’ampliamento dei giardini e la costruzione della possente torre, oggi conosciuta come Torre dell’Inquisizione, risalgono al Quattrocento. Come anticipato, fra il 1490 e il 1821 l’Alcázar ospitò la Santa Inquisizione e la torre è oggi il simbolo di quel periodo. Varie stanze vennero trasformate in prigioni o in camere delle torture.

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L’Alcázar de los Reyes Cristianos oggi appartiene al Comune di Cordoba ed è aperto al pubblico come monumento nazionale all’interno delle cui mura si respirano secoli di storia, dallo scontro fra Oriente e Occidente alla decisione epocale di finanziare un’impresa per scoprire un nuovo mondo, dalla follia umana con la Santa Inquisizione alla lungimiranza di aprire il palazzo ai visitatori per testimoniare, custodire e far conoscere le scelte storiche che, giuste o sbagliate, hanno cambiato per sempre la nostra visione del mondo.

Cosa vedere all’interno dell’Alcázar

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Il palazzo non è molto ampio e si visita in poco tempo. La statua di Re Alfonso accoglie i visitatori che, proseguendo, entrano nelle sale del palazzo che custodiscono reperti archeologici di inestimabile valore: oltre a statue e busti di epoca romana, soffermati ad ammirare il sarcofago risalente al III secolo e i numerosi mosaici romani risalenti all’Impero di Augusto. Fra i più famosi, quello che rappresenta l’abbraccio di Eros e Psiche e quello del ciclope Polifemo con la ninfa Galatea.

Il cortile è ampio e lussureggiante. Siepi, fiori e alberi di agrumi rendono questi giardini a terrazza fra i più belli dell’Andalusia. Le lunghe vasche di acqua ospitano pesci che faranno la gioia dei bambini, fontane e spruzzi che giocando fra loro creano un’atmosfera rilassante e piacevole. Da notare le tre grandi statue:  Isabella e Ferdinando da un lato con di fronte Cristoforo Colombo, che rievocano l’incontro del navigatore italiano con i sovrani spagnoli nel 1486 per chiedere il finanziamento della storica impresa marittima.

Consiglio
Ti consiglio poi di salire sulla torre: la fatica e il tempo speso in coda saranno ripagati da una splendida vista sulla Caballerizas Reales, sui giardini e sul Ponte Romano sul Guadalquivir.
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I Baños Califales

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Di fronte all’Alcázar si trovano i Baños del Alcázar Califal. Furono costruiti nel X secolo dagli arabi ed erano i bagni turchi più importanti della città. I cristiani li sotterrarono nel Trecento e rimasero nascosti sottoterra per 600 anni. Quasi per caso, nel 1903 vennero scoperti e, da quel momento, restaurati e rivalorizzati. La moltitudine di sale finemente decorate accoglie il visitatore che durante il percorso avrà modo di vedere l’area dedicata ai bagni freddi per le abluzioni purificative del corpo e della mente, l’area dedicata ai bagni tiepidi, con zona relax e zona massaggi, e infine l’area più grande dedicata ai bagni caldi. Pensare che questa costruzione risale a dieci secoli fa non può che colpirci, ma a onor del vero va detto che in Andalusia ci sono bagni arabi meglio conservati, come il Bañuelo di Granada.

Informazioni utili per la visitainfo

L’ingresso all’Alcázar di Cordoba si trova su Calle Caballerizas Reales, mentre i Baños del Alcázar Califal sono di fronte all’Alcázar, su Capo Santo de los Mártires. Non è difficile raggiungere questa zona: siamo a due passi dall’incredibile Mezquita di Cordoba e non c’è modo migliore che girare il centro storico a piedi! In ogni caso, la fermata del bus più vicina all’ingresso è Mártires, in Avenida Fleming: le linee sono la 3 e la 12.

Per chi arriva dalla stazione...
Se sei arrivato alla stazione dei treni e hai poco tempo, puoi avvicinarti al palazzo in bus, prendendo la linea 05 e scendere alla fermata Glorieta Media Luna: da lì occorrono una decina di minuti a piedi.  

Prezzi dell’Alcazar di Cordoba e tour guidato

Il biglietto dell’Alcázar può essere acquistato da solo oppure unito ai Baños Califales. Inoltre, esiste anche un pacchetto che permette di risparmiare sul totale dei biglietti di diversi musei di Cordoba. Ecco di seguito le differenti opzioni.

  • Biglietto Alcázar:
    • Intero: 6,71 euro
    • Studenti (fino a 26 anni) e anziani (più di 65 anni): 3,56 euro
    • Bambini fino a 17 anni: gratis
  • Biglietto Baños:
    • Intero: 3,11 euro
    • Studenti (fino a 26 anni) e anziani (più di 65 anni): 1,76 euro
    • Bambini fino a 17 anni: gratis
  • Biglietto cumulativo Alcázar + Baños:
    • Intero: 7,16 euro
    • Studenti (fino a 26 anni) e anziani (più di 65 anni): 3,79 euro
    • Bambini fino a 17 anni: gratis
  • Biglietto cumulativo Alcázar + Baños + Museo Taurino + Museo Julio Romero + Centro Flamenco Fosforito:
    • Intero: 13,91 euro
    • Studenti (fino a 26 anni) e anziani (più di 65 anni): 7,16 euro
    • Bambini fino a 17 anni: gratis

I biglietti si possono acquistare direttamente sul sito ufficiale. Se capite bene lo spagnolo o l’inglese, vi suggerisco però di prendere in considerazione questo tour guidato: dura un’ora e costa 14 euro (7 euro i bambini), prezzo nel quale è già compreso il biglietto di ingresso. Il tour guidato consente sicuramente di apprezzare meglio la visita, scoprendo tante curiosità su questo palazzo.

Orari di apertura

vista sulla Caballerizas Reales

Gli orari dell’Alcázar e dei Baños sono gli stessi:

  • Orario estivo (dal 15 giugno al 15 settembre): da martedì a domenica dalle 8.15 alle 14.45
  • Orario invernale (dal 16 settembre al 14 giugno):
    • da martedì a venerdì dalle 8.15 alle 20
    • sabato dalle 9.30 alle 18
    • domenica e festivi dalle 8.15 alle 14.45

Alcuni consigli finali

  • A differenza dei palazzi reali di Siviglia e Granada, non è necessario prenotare l’ingresso in anticipo anche se a volte, soprattutto in estate, le file possono essere lunghe: evitate le ore più calde perché Cordoba non scherza!
  • Ricordati che trenta minuti prima della chiusura non vengono più venduti biglietti quindi, in pratica, l’accesso ai monumenti termina trenta minuti prima dell’orario di chiusura.

Dove dormire?

juderia

Gran parte delle attrazioni di Cordoba si trovano in questa zona, tra l’affascinante quartiere della Judería e il Barrio Centro. Se vuoi alloggiare da queste parti, segui i nostri consigli mirati al link sottostante:

Consigli su dove dormire a Cordoba

Autore: Flora Lufrano

Traduttrice, scrittrice e insegnante con la passione dei viaggi. Amo incontrare persone e culture diverse e ammirare le tante bellezze che il mondo ci riserva.