Visita al Museo di Belle Arti di Siviglia, un patrimonio artistico di inestimabile valore

Se sei un amante dell’arte museale, e non lasci una città senza averne visitato i migliori musei, sappi che anche Siviglia saprà accontentarti: trovandoti in città avrai l’opportunità di visitare il museo più importante dell’Andalusia e tra i maggiori di Spagna, secondo solo al Prado di Madrid per importanza e valore artistico: il Museo de Bellas Artes. Del resto, la città è ricca di musei che meriterebbero una visita, dal Museo Arqueológico al Museo de Artes y Costumbres Populares, al Centro Andaluz de Arte Contemporáneo, ma se hai poco tempo e puoi visitarne solo uno, scegli senza dubbio il Museo de Bellas Artes, un antico edificio caratterizzato da patios e splendide sale dove potrai ammirare le opere dei più grandi artisti andalusi lungo un periodo di sette secoli.

Informazioni utili: come arrivare, prezzi e orari

Il Museo di Belle Arti di Siviglia si trova in Plaza del Museo, 9: lo potrai raggiungere  a piedi o in autobus.

  • La fermata più vicina è Miguel de Carvajal per la linea C5, altrimenti in Plaza de Armas c’è il terminal per gli autobus interurbani e per le linee 3, 6, A2 e A7.
  • Qualora tu sia in auto, i parcheggi più vicini sono Plaza de Armas e Plaza de la Concordia.

L’ingresso è gratuito per tutti i cittadini dell’Unione Europea. Costa invece 1.50 euro per i cittadini non UE. Se hai zaini o borse grosse ti verrà probabilmente chiesto di lasciarli all’ingresso.

Gli orari di apertura del museo sono:

  • da settembre a luglio: dal martedì al sabato dalle 9 alle 20; la domenica e i festivi dalle 9 alle 15
  • agosto: tutti i giorni dalle 9 alle 15

Il museo è chiuso tutti i lunedì, oltre a 1 e 6 gennaio, 24, 25 e 31 dicembre.

Da convento a museo: otto secoli di storia

museo de bellas artes di sivigliaL’edificio che oggi ospita il Museo de Bellas Artes occupa lo spazio dell’antico Convento de la Merced Calzada (1248). L’architetto e scultore Juan de Oviedo nel 1612 completò la costruzione dell’edificio religioso seguendo le indicazioni di Frate Alonso de Monroy, a capo del convento dal 1602. Purtroppo parte dell’antico edificio mudéjar fu distrutto, al suo posto però troviamo uno degli esempi di manierismo andaluso più importanti.

Il museo fu fondato il 16 settembre 1835 con decreto reale e la sua inaugurazione è datata 1841. Fra il 1868 e il 1898 ci furono importanti restauri sulle arcate e le mura del primo piano, del pavimento dei chiostri e per la valorizzazione degli azulejos provenienti da altri conventi dismessi. Fra il 1942 e il 1945 venne aperto il Patio de las Conchas e fu trasferito l’antico portale barocco della facciata principale in Calle Bailén. Negli anni Novanta nuove opere di restauro e mantenimento hanno reso l’edificio ancora più bello e accogliente.

Visitare il Museo de Bellas Artes de Sevilla

Il museo si sviluppa su due piani e ad accogliere i visitatori ci sono quattro magnifici chiostri: il Patio del Aljibe, il Patio de las Conchas, il Claustro de los Bojes e il Claustro Mayor. Entrando nel Claustro de los Bojes noterete che è circondato da archi in stile toscano. Il Claustro Mayor è il patio più grande e fu ristrutturato nel 1724 dall’architetto Leonardo de Figueroa.

Le sale del piano terra

Al piano terra ci sono cinque sale con collezioni a tema, oltre alla sala dedicata alle esposizioni temporanee. Seguendo il percorso consigliato potrai ammirare opere ordinate cronologicamente dal 1300 al barocco.

museo belle arti siviglia L’entrata al museo è magnifica: ogni ingresso è abbellito da splendidi portali di azulejos gialli e blu. Per accedere al Patio del Aljibe dall’ingresso del museo passerai sotto un incantevole arco di azulejos costruito nel 1600 da Hernando de Valladares. Il patio ha forma trapezoidale irregolare con due serie di archi e un pozzo al centro, i muri sono abbelliti dal pannello in ceramica raffigurante la Virgen del Rosario, opera datata 1577 di Cristóbal de Augusta. Da un lato del patio si entra in una seconda zona aperta, il Patio de las Conchas, che al centro presenta una grande fontana; da un altro lato puoi accedere invece o alla prima sala o al Claustro de los Bojes.

La prima sala è dedicata all’arte medievale spagnola. Potrai ammirare dipinti e sculture del 1400 della Scuola di Siviglia. Fra questi, il Cristo Varón de dolores e il Llanto sobre Cristo muerto di Pedro Millán.

La seconda sala espone opere del Rinascimento. Spiccano la scultura San Jerónimo del fiorentino Torrigiano e le opere di El Greco e Lucas Cranach.

La terza sala è dedicata al Manierismo e ospita due splendidi retablos della scuola sivigliana. Francisco Pacheco, Alonso Vázquez e Vasco Pereira sono i principali esponenti di questo movimento artistico di fine Cinquecento, di cui troverai magnifici esempi pittorici dipinti appositamente per il Convento de la Merced (un San Pietro di Pacheco) o per il monastero de La Cartuja (un’Ultima cena di Vázquez, vedi immagine).

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Nella quarta sala ammirerai opere che seguono la corrente del Naturalismo sivigliano. In particolare, troverai lavori di Francisco Pacheco e dei suoi allievi Diego Velázques e Alonso Cano.

La quinta sala è l’antica cappella del Convento de la Merced Calzada. I soffitti lungo quella che era la navata e la cupola centrale sono una meraviglia barocca dipinta da Domingo Martínez. Un uso notevole del colore è visibile sull’olio su tela di Zurbarán intitolato Apoteósis de Santo Tomás de Aquino. La sala espone opere del barocco spagnolo, in particolare di Murillo, nato proprio a Siviglia, di cui qua è conservata la splendida Virgen de la Sevilleta.

Consiglio
Se apprezzi l’opera pittorica di Murillo, recati al Palazzo di Lebrija di Siviglia, dove sono custodite alcune opere dell’artista.

Le sale del primo piano

Al primo piano continua l’esposizione di arte barocca spagnola e sivigliana: nella sesta sala troviamo un ciclo di sante martiri dipinte da Zurbarán e il ciclo della Primavera, Estate (vedi immagine), Inverno e Autunno di Francisco Barrera.

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La settima sala espone opere di Murillo e di alcuni artisti della sua scuola, come Juan Simón Gutiérrez. Le opere dell’artista Juan de Valdés Leal sono in mostra nella sala otto. Nella nona sala sono esposti dipinti del Barocco europeo, in particolare quello italiano e fiammingo. La decima sala è dedicata alle opere di Francisco de Zurbarán, sculture di Juan Martínez Montañes e Juan de Mesa.

L’undicesima sala mostra dipinti di autori sivigliani del Settecento. Il Retrato del canónigo Don José Duaso y Latre che puoi ammirare in questa parte del museo fu realizzato da Francisco José de Goya y Lucientes, noto più semplicemente come Francisco Goya, tra i più importanti pittori spagnoli di sempre. Nella dodicesima sale è in mostra la pittura sivigliana dall’Ottocento. Inizia il Realismo e troviamo opere di García Ramos, José Villegas e la famosa opera Las Cigarreras di Gonzalo Bilbao (vedi immagine). Nella tredicesima e quattordicesima sala puoi ammirare il meglio della pittura andalusa del Novecento. Tra gli autori in mostra troverai Vázquez Díaz, Sorolla, Zuloaga, Gonzalo Bilbao e Gustavo Bacarisas.

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Dove dormire in zona?

el arenalIl Museo de Bellas Artes di Siviglia è appena più decentrato rispetto agli altri luoghi di interesse di Siviglia: è situato in un quartiere molto caratteristico, El Arenal, non lontano dalla Plaza de toros de la Maestranza e dal fiume Guadalquivir. Qua sotto trovi i nostri consigli sul pernottamento in zona.

Consigli su dove dormire nel quartiere

Autore: Flora Lufrano

Traduttrice, scrittrice e insegnante con la passione dei viaggi. Amo incontrare persone e culture diverse e ammirare le tante bellezze che il mondo ci riserva.

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