La Casa de Pilatos a Siviglia: come visitare uno dei palazzi più belli della città

Durante il tuo soggiorno a Siviglia, oltre a visitare a luoghi irrinunciabili quali la Cattedrale, Plaza de España e l’Alcazar, ti suggerisco di dedicare parte di una giornata alla Casa de Pilatos. Scoprirai così lo splendore di un palazzo privato quattrocentesco in cui si fondono elementi di architettura moresca, gotica e di arte rinascimentale italiana. Gli occhi italiani sono abituati alla bellezza artistica e architettonica, ma rimarrai a bocca aperta davanti agli sgargianti colori degli azulejos in contrasto con il bianco marmo finemente decorato con motivi arabeschi. Uno spettacolo da non perdere, che per alcuni è secondo solo alla magnificenza dell’Alcazar.

Situata nel centro storico di Siviglia, Casa de Pilatos è monumento nazionale dal 1931. Inoltre, dal XV e XVI secolo in poi, l’acquisto dei terreni circostanti ha permesso la costruzione di ulteriori eleganti sale, giardini e cortili rendendola la proprietà privata più grande della città.

Secondo la tradizione, fu il proprietario Fadrique Enrique de Ribera a dare il nome al palazzo: egli scoprì che la distanza fra la sua casa e la chiesa Cruz Campo (Croce del Campo) era uguale alla distanza fra i resti della casa di Ponzio Pilato e il Calvario. Oltre a cambiare il nome in Casa de Pilatos, egli creò anche una Via Crucis per la città con la casa come prima stazione (vedi foto): il periodo di Pasqua a Siviglia è molto sentito, sopratutto la Settimana Santa.

La storia della Casa de Pilatos

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La costruzione della Casa de Pilatos risale al XV secolo, grazie alla coppia di nobili Catalina de Ribera e Pedro Enriquez. Il legame con l’Italia in quel periodo era forte: la famiglia Enriquez, infatti, regnava in Castiglia, Aragona, Navarra e Napoli.

Pedro Enriquez morì nel 1492 e nel 1520 Fadrique Enriquez de Ribera, al ritorno dai suoi viaggi a Gerusalemme e nelle principali città italiane del tempo, diede una nuova vita al palazzo arricchendolo con marmi italiani e metalli preziosi provenienti dal Nuovo Mondo, sconosciuti in Europa fino a quel momento. Aggiunse la sontuosa scalinata per unire il piano superiore – usato in inverno – con il piano terra, usato prettamente in estate.

Mentre Siviglia si arricchiva, la famiglia Enriquez de Ribera diventava più potente: nel 1514 acquisirono il titolo di Marchesi di Tarifa, nel 1558 di Duchi di Alcalá di Gazules e due membri della famiglia furono nominati viceré di Napoli.

Il legame fra Casa de Pilatos e la città di Siviglia è sempre stato forte. Nel periodo di maggior splendore, la casa era considerata una delle più belle case nobiliari di Siviglia e usata come riferimento per la costruzione di altri palazzi signorili in città. A partire dal XVII secolo, però, Siviglia perse importanza e la famiglia Enriquez de Ribera, a causa di problemi di successione, fu costretta a passare i propri titoli e proprietà alla famiglia Medinaceli.

Questi ultimi abbandonarono il palazzo nel XVIII secolo concentrandosi sulle proprietà che avevano a Madrid. Solo nel Novecento furono intrapresi i lavori di ristrutturazione di Casa de Pilatos, soprattutto delle parti in stile mudéjar. Dal 1978 la tutela del palazzo è preservata dalla Fondazione Medinaceli.

Film girati a Casa de Pilatos

Questo palazzo dall’anima arabesca è talmente bello e caratteristico da esser stato scelto come location per diversi film. Lo troviamo in Lawrence d’Arabia del 1962, in Harem del 1986 e in Innocenti Bugie del 2005 con protagonisti Tom Cruise e Cameron Diaz. Ridley Scott lo ha usato per girare alcune scene in due suoi film: 1492 – La conquista del Paradiso del 1992 con Gerard Depardieu e Le Crociate del 2005.

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Guida alla visita della Casa de Pilatos

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Lo spettacolare patio della Casa di Pilato di Siviglia rappresenta in modo mirabile l’arte architettonica andalusa, accogliendo il visitatore con il suo connubio di stili gotico, mudéjar, rinascimentale e neoromantico. Costruito nel 1400 da Pedro Enriquez e Catalina de Rivera, aveva la cappella al centro e uscite laterali. Fadrique, seguendo l’architettura tipica del Rinascimento, aumentò lo spazio dedicato al patio cambiandogli la forma da rettangolare a quadrato, aprì dei balconi sui quattro lati, aggiunse una fontana di marmo commissionata a Genova e cambiò il materiale delle colonne da mattoni a marmo. Le quattro statue ai quattro angoli e i busti nella galleria furono aggiunti dal nipote di Fadrique, Per Afan.

casa de pilatos orari e prezzi La Capilla de la Flagelación (Cappella della Flagellazione) prende il nome da una colonna che potrai vedere ubicata al centro della cappella. La tradizione dice essere quella della flagellazione di Cristo. La cappella è la parte più antica del palazzo. Sull’altare vedrai anche un pezzo circolare appartenuto ad una statua del IV secolo proveniente da Roma.

Il Salón del Pretorio fu costruito nel 1530 in stile rinascimentale. Le parti in legno intarsiato in stile mudéjar di vari colori sono magnifiche. Inoltre gli azulejos cuenca che coprono le mura del palazzo sono meravigliosi: con 150 disegni diversi, qui trovi la più ampia collezione di azulejos esistente. Fra il patio principale e il Jardín Chico (Giardino Piccolo) trovi un’ampia e ben conservata collezione di opere rinascimentali.

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Il Gabinete de Pilatos (Sala del Gabinetto di Pilato) è situata sotto la Torre ed affaccia sul patio grazie a una galleria aperta. Di forma quadrata, ricorda le stanza cerimoniali tipiche dell’Aula Regia o Qubba dell’architettura ispano-islamica. Il soffitto in legno è finemente decorato: la sua volta con la stella a dieci punte rappresenta la volta celeste.

Il piano superiore della Casa de Pilatos custodisce pitture murali aggiunte nel 1539, soffitti affrescati ad opera di Francisco Pacheco, mobili e arazzi della collezione Medinaceli, opere di Goya, Vanvitelli, Giuseppe Recco e altri importanti artisti dell’epoca.

Consiglio
Se ti piacciono le ricche residenze private di Siviglia, metti nel programma anche una visita al palazzo della contessa di Lebrija.

La Casa de Pilatos: prezzi, orari e indicazioni per arrivare

La Casa de Pilatos si trova in Plaza de Pilatos, 1 a Siviglia. Se sei già in centro, il modo migliore per raggiungerla è a piedi: dalla Cattedrale di Siviglia a Casa de Pilatos c’è una distanza di circa 1 km, percorribile a piedi in 12 minuti nel centro della città.

Come arrivare coi mezzi pubblici?

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Se sei alla stazione ferroviaria Santa Justa in 16 minuti a piedi potrai arrivare alla Casa de Pilatos. Impiegherai più o meno lo stesso tempo con i mezzi pubblici, ma se preferisci usare l’autobus puoi scendere alla fermata più vicina, la fermata Menéndez Pelayo (Puerta Carmona): da lì dovrai camminare per circa 4 minuti. Il microbus elettrico sulla linea C5 porta invece in Plaza de Pilatos (fermata Águilas), proprio dietro alla casa.

Non è possibile raggiungere Casa de Pilatos in metro o tram. La fermata della metro di Siviglia più vicina a Casa de Pilatos, infatti, è Puerta Jerez, ma si trova a circa 20 minuti a piedi. La fermata del tram più vicina è Plaza Nueva con la linea T1 e si trova a circa 15 minuti a piedi.

Orari di apertura

L’orario di apertura nel periodo invernale (da novembre a marzo) è dalle 9 alle 18. In estate, invece, potrai visitare il palazzo fra le 9 e le 19.

Prezzi dei biglietti

Il prezzo del biglietto di ingresso alla Casa de Pilatos è di 12 euro per il piano principale e 6 euro per il piano superiore.  I bambini fino a 11 anni e le persone con disabilità superiore al 65% entrano gratis (entrano invece a metà prezzo i visitatori con disabilità maggiore del 50%). Il lunedì dalle 15 alle 19 l’ingresso alla Casa de Pilatos è gratis per tutti.

Nel biglietto è inclusa l’audioguida in italiano, oltre a spagnolo, francese, inglese, portoghese, tedesco, giapponese.

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Dove dormire?

I quartieri migliori dove dormire nei dintorni della Casa de Pilatos sono senza dubbio El Centro e il Barrio Santa Cruz. Il secondo, in particolare, ricco di alberghi in stile andaluso, dà l’occasione di immergersi a pieno nell’atmosfera arabesca di cui si è già fatto esperienza nelle regali stanze della Casa.

Autore: Flora Lufrano

Traduttrice, scrittrice e insegnante con la passione dei viaggi. Amo incontrare persone e culture diverse e ammirare le tante bellezze che il mondo ci riserva.