Alcazaba di Malaga: come visitare la fortezza moresca a due passi dal mare

Oggi vi darò qualche dritta su come visitare uno dei monumenti più importanti di Malaga, l’Alcazaba, maestosa fortezza di epoca musulmana che si trova vicino all’antico Teatro Romano, alle pendici del Monte Gibralfaro, in cima al quale troneggia  il castello di difesa (Castillo de Gibralfaro). L’Alcazaba è uno dei luoghi chiamati a raccontare l’antica storia dell’Andalusia, fatta di conquiste e guerre combattute sotto le mura di castelli fortificati che nascondono al loro interno giardini rigogliosi e fontane, labirintici camminamenti accarezzati da canalette che ricamano graziosi giochi d’acqua. Volgendo qua e là lo sguardo, vedrete fiabeschi archi a forma di ferro di cavallo che ornano edifici e patios moreschi rifiniti con dettagli e finezze di eccellente fattura artistica arabesca: vi sembrerà di trovarvi nel cuore di una piccola Alhambra.

L’Alcazaba (che in spagnolo significa “cittadella”) è stata la sede dei governatori musulmani a Malaga: il regno degli Emirati Arabi stabilì questo palazzo come quartier generale durante il suo trentennio di governo nel X d.C. La cittadella era un tempo circondata dal quartiere della Coracha (ora scomparso), che aveva un suo sistema di smaltimento delle acque reflue e delle latrine, a testimonianza dell’alto livello di civilizzazione dell’epoca. Oggi l’Alcazaba è uno dei monumenti più importanti della città e, sebbene l’architettura sia stata rimaneggiata più volte nel corso del tempo, la struttura originaria è rimasta la stessa.

Qualche notizia storica sull’Alcazaba…

La fortezza fu originariamente costruita nell’VIII secolo da Abd al-Rahman, primo emiro a Cordoba, sulle rovine di un’antica fortificazione di epoca fenicia. Furono utilizzati anche materiali di epoca romana sottratti agli antichi resti architettonici che si trovavano nelle vicinanze, di cui il Teatro Romano è un’interessante testimonianza. La fortezza fu poi ricostruita in un periodo che va dal 1057 al 1063, per desiderio del Sultano di Granada Badis Al-Ziri, che provvide a unire l’Alcazaba con il Castillo de Gibralfaro con un camminamento. Gli interni della fortezza sono databili intorno al XI secolo.

La fortezza fu palcoscenico di importanti battaglie e di numerose successioni dinastiche: dopo l’arrivo degli Almoravidi nel 1092, nel 1146 giunsero gli Almohadi. Nel 1279 ne presero possesso i Nasridi del Sultanato di Granada. Ma l’anno più importante è proprio il 1487, quando avvenne la presa di Malaga da parte di Ferdinando il Cattolico. Fu così che iniziò il periodo di governo dei Re Cattolici.

Dopo un lungo periodo di abbandono (le mura furono usate per la costruzione delle abitazioni dell’attiguo quartiere della Coracha) negli anni Trenta del secolo scorso un intervento di restauro ha parzialmente ricostruito parte degli ambienti interni. I successivi lavori di restauro conservativo risalgono invece al 2009.

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Come arrivare all’Alcazaba

malaga alcazabaL’Alcazaba si trova a circa 10 minuti a piedi dal centro di Malaga, non distante da attrazioni importanti come il Museo Picasso e la Cattedrale di MalagaPrima di salire verso l’Alcazaba, raggiungete il Teatro Romano in calle Alcazabilla 2: lo si può ammirare dall’esterno, fermandosi proprio nel punto in cui al tempo si trovavano le quinte sceniche. Alzando lo sguardo sopra l’arena semiellittica dell’anfiteatro, vedrete finalmente svettare le maestose mura esterne dell’Alcazaba. Nelle immediate vicinanze del teatro troverete un sentiero percorso da aiuole e cipressi: è questa la lussureggiante anticamera all’ingresso dell’Alcazaba. Alternativamente, potete raggiunger l’antica cittadella con un ascensore da Calle Guillen Sotelo.

Come visitare l’Alcazaba

L’attenta visita dell’Alcazaba rappresenta un ottimo modo per dare una decisa impronta culturale alla visita di Malaga che, a mio parere, rimane essenzialmente una città balneare votata alla movida. Certo, come potete leggere nel nostro articolo su cosa vedere a Malaga, le bellezze artistiche non mancano nella città di Picasso, ma la visita di questo splendido esempio di architettura orientalistica è un must assoluto per chi ama l’Andalusia dei palazzi da Mille e una Notte.

Cosa vedere all’interno del palazzo?

In sintesi

  • I portali di ingresso
  • Il Palazzo Nazari
  • Patio de los Surtidores, Patio de los Naranjos e Patio de la Alberca.
  • Il Museo Archeologico
  • Il panorama su Malaga

alcazaba malagaIl tour dell’Alcazaba inizia passando attraverso la Puerta de la Bóveda, antico ingresso progettato per ritardare l’arrivo dei nemici: da qui si accede alla parte più esterna dell’Alcazaba. Il secondo varco è la Puerta de la Columnas, che mostra come l’uso di marmo di epoca romana sia stato massiccio nella costruzione della fortezza; di qui, tramite la Torre di Cristo si arriva ai quartieri inferiori dell’Alcazaba. Dal momento che qui fu celebrata la prima messa cristiana dopo la conquista dei Re Cattolici, per molto tempo la torre è stata utilizzata come cappella.

La zona più bassa dell’Alcazaba segue ora i contorni della collina: la Plaza de Armas (oraun giardino con fontane e un bastione sul lato sud) è un buon posto dove riposare le membra stanche dopo la salita (ricordate che è possibile arrivare alla cittadella con un ascensore in partenza da Calle Guillen Sotelo, non dite che non ve l’ho detto). Seguendo i sentieri acciottolati cinti da bellissimi giardini, si passa attraverso la Puerta de los Cuartos di Granada, e si arriva così nella parte alta dell’Alcazaba, la cittadella interna vera e propria.

Il Palazzo Nazari schiude le porte di tre incantevoli cortili: il primo è il Patio de los Surtidores, dove una fila di archi conduce alla Torre de la Mudéjar, che conserva ancora un soffitto in legno intagliato del XVI secolo. I due cortili successivi sono il Patio de los Naranjos e il Patio de la Alberca: il primo presenta vasche circolari e ruscelli che trasportano acqua verso l’estremità, il secondo ospita una piscina miniatura con siepi e canaletti che ricordano da vicino gli scenari dell’Alhambra (se non la conosci, leggi il nostro articolo su cosa vedere all’Alhambra di Granada).

Negli ambienti dove un tempo alloggiava la servitù è oggi ospitato un Museo Archeologico, nel quale sono custoditi reperti di età greca, romana e islamica: tra le altre cose, si trovano manufatti ceramici ritrovati durante gli scavi archeologici e statue provenienti da diversi siti del territorio.

castello gibralfaro malagaPer uscire potrete percorrere il percorso in senso opposto oppure prendere l’ascensore dal Palazzo Nazari fino all’ingresso su Calle Guillen Sotelo. Ma, dopo la visita della fortezza, vi consiglio di non rinunciare a raggiungere il Castillo de Gibralfaro, risalente al XVI secolo e chiamato ad ospitare le truppe (il biglietto richiede un piccolo sovrapprezzo). Attenzione: sebbene ci sia un corridoio diretto per raggiungere il Castillo, per raggiungerlo occorre uscire dall’Alcazaba e percorre la salita sulla sinistra in Calle Juan Temboury, camminando per circa una 20 minuti.

Il corridoio collega il Castello all’Alcazaba mediante una muraglia chiamate “coracha”, che si snoda a zig zag su per il colle e regala scorci mozzafiato sulla città e sul mare di Malaga: in cima al colle ci sono alcuni mirador che non dovete assolutamente perdervi.  La muraglia interna dell’Alcazaba – che consente di percorrere il perimetro della fortezza – offre un affascinante paesaggio su Malaga.

Info utili per la visita

Prezzo dei biglietti per l’Alcazaba

Il biglietto per accedere all’Alcazaba di Malaga ha un prezzo di 3,50 € ed è possibile acquistare un biglietto cumulativo per il Castillo de Gibralfaro (che costerebbe anch’esso 3,50 €) al costo totale di 5,50 €. L’ingresso è gratis per i bambini fino ai 6 anni.

Una buona occasione per visitare l’Alcazaba può essere la domenica dopo le 14, quando l’ingresso è gratuito. Sono anche disponibili visite guidate: un esempio è questo tour.

Orari di apertura

  • Orario estivo (da aprile a ottobre): dalle ore 9.00 alle 20.00 (ultimo ingresso alle 19:15)
  • Orario invernale (da novembre a marzo): dalle 9 alle 18 (ultimo ingresso alle 17:15). Nel periodo natalizio troverete chiuso il giorno della Vigilia, il giorno di Natale, il 31 dicembre e a Capodanno.

L’ascensore di Calle Sotelo non è attivo il lunedì.

Quanto dura la visita all’Alcazaba di Malaga?

orari alcazaba malagaCirca un’ora e mezza ma se volete visitarlo con calma, scattare un po’ di foto, osservare i dettagli delle architetture e ammirare il panorama sarà necessario più del doppio del tempo.

Dove dormire nei pressi dell’Alcazaba

Troverete i miei consigli sul pernottamento a Malaga nell’articolo sottostante: il quartiere ideale per avvicinarsi all’Alcazaba e alle altre attrazioni principali di Malaga è quello del Centro ma va bene anche il quartiere Malagueta, dove si trovano la spiaggia e l’omonima Plaza de toros di Malaga,.

Consigli su dove dormire a Malaga (Alcazaba) 

Autore: Bernardo Pacini

Lavoro come redattore e scrittore di viaggio, soprattutto per gli Stati Uniti e per la Spagna. Ho pubblicato varie opere poetiche e le mie passioni includono i viaggi, la letteratura, la musica sperimentale, tifare per la Fiorentina e apprezzare l'arte culinaria.

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